Come in ogni missione si è resa necessaria una forte personalità, motivazione, leadership e capacità di condurre la propria immaginazione all’interno di una pianificazione graduale, che tenga conto delle esigenze dell’altro, senza la paura di rischiare: la resilienza è infatti la virtù piú importante per chi, come lui, vuole e continua ancora oggi a comunicare e promuovere nuovi servizi a fronte delle richieste sempre più complesse del nostro territorio.
L’idea è maturata non solo grazie alla precedente esperienza di coordinatore, ma soprattutto dal confronto con la sua compagna Cinzia Cermenati, anche lei educatrice professionale, con cui crea una vera e propria dimensione familiare da cui prendere le mosse e intraprendere questo intenso percorso.
È cosi che decidono insieme di dare un nome a ciò che ancora è solo un’idea, una qualificazione che riesca a coinvolgere tutti gli intenti e gli obiettivi all’interno di un unico puzzle.